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Farmacia Carnazzo Dott. Maurizio, Erboristeria, Sanitaria, Omeopatia, Dietetica

 

Un'iniziativa civile per esprimere il nostro dissenso

Nei prossimi giorni le famiglie italiane riceveranno la lettera firmata dal Presidente del Consiglio Berlusconi in cui il premier spiegherà le ragioni, i particolari e tutto ciò che riguarda la finanziaria appena varata e la riforma delle pensioni. Oltre 18 milioni di capi famiglia riceveranno la lettera per una spesa che supererà i 7 milioni di euro, a carico del ministero del Tesoro e quindi di tutti i contribuenti.

Chiaramente le ragioni della spedizione di questa lettera sono ben altre di quelle ufficiali. In vista delle mobilitazioni dei lavoratoti del 24 ottobre e delle elezioni europee e amministrative delle prossima primavera e visti i sondaggi che indicano un calo notevole delle preferenze accordate a questo governo, il premier intende continuare nella sua operazione tutta politica e mediatica iniziata con il vergognoso comunicato a reti unificate delle scorse settimana. Insomma è l'ennesimo scempio che questo governo si accinge a compiere. 

Quello che invitiamo a fare e respingere al mittente la lettera che riceverete, nel momento in cui il postino ve la consegna o portandola successivamente all'ufficio postale. E' sufficiente barrare con due righe in diagonale l'indirizzo del destinatario e scrivere:

RESPINTO AL MITTENTE.

Indice

   

SPESA FARMACEUTICA SSN

Ticket Regionali

E' arrivato il decreto: dubbi e perplessita'

La farmacia americana

 

    

 

SPESA FARMACEUTICA SSN:
dati gennaio-febbraio 2003

 


Dall’analisi dei dati della spesa farmaceutica a carico del SSN relativi al periodo gennaio-febbraio 2003, elaborati da Federfarma, emerge una riduzione della spesa netta del -11,2% rispetto allo stesso periodo del 2002. Tale diminuzione è correlata a un calo del –6,7% del numero delle ricette rispetto a gennaio-febbraio 2003 (periodo che aveva fatto segnare un sensibile incremento, pari al +16,9%, del numero delle ricette rispetto a gennaio-febbraio 2001).

Tra gli interventi che hanno prodotto effetti di contenimento, si ricorda l’entrata in vigore dal 16 gennaio 2003 delle riduzioni dei prezzi dei medicinali previsti dalla finanziaria 2003 (due punti percentuali) e dalla revisione del prontuario (meccanismo del cut-off), che a febbraio hanno operato, quindi, per l’intera mensilità. A seguito di tali misure, nel mese di febbraio 2003, il prezzo medio delle confezioni prescritte è diminuito mediamente, a livello nazionale, del –1,76% rispetto a febbraio 2002, con forti differenze a livello regionale, legate agli interventi di contenimento della spesa attivati localmente.


L’ANDAMENTO DELLA SPESA A LIVELLO NAZIONALE

La spesa farmaceutica netta a carico del SSN nel periodo gennaio-febbraio 2003 è diminuita del –11,2% rispetto allo stesso periodo del 2002, attestandosi intorno a 1 miliardo 919 milioni €. Nel mese di febbraio, tale riduzione è stata pari al –10,1% rispetto a febbraio 2002. Tale calo è pari al –13,3%, se si esclude il dato del Lazio, che a febbraio ha fatto registrare un aumento della spesa del +25,1% rispetto a febbraio 2002, mese nel quale l’applicazione della limitazione a una confezione per ricetta con ticket di un euro per ricetta aveva determinato un calo del –16,4% della spesa rispetto a febbraio 2001.

Il calo della spesa è correlato a una riduzione media del numero delle ricette a gennaio-febbraio 2003 del –6,7% rispetto allo stesso periodo del 2002. A tale proposito, va ricordato che il periodo gennaio-febbraio 2002 aveva fatto registrare, a sua volta, un sensibile aumento del numero delle ricette (+16,9%) rispetto al primo bimestre 2001. Nel mese di febbraio 2003 sono state prescritte circa 36 milioni 187 mila ricette (-6,6% rispetto a febbraio 2002), in media 0,62 per ogni cittadino italiano. Sempre a febbraio 2003 è, invece, aumentato di oltre il 3% il numero medio di confezioni prescritte su ciascuna ricetta passato da 1,84 nel mese di febbraio 2002 a 1,90 nel mese di febbraio 2003 (invariato rispetto a gennaio 2003).

Grafico n. 1

Nel periodo gennaio-febbraio 2003 il valore medio lordo di una ricetta è stato di 28,04 € ed è aumentato del +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2002. Nel mese di febbraio 2003, il valore medio lordo di una ricetta è stato pari a 27,72 € con un aumento del +1,9% rispetto a febbraio 2002, nonostante le riduzioni dei prezzi dei medicinali in vigore dal 16 gennaio 2003 in base alla legge finanziaria 2003 (ulteriore riduzione dei prezzi di due punti percentuali rispetto ai 5 già applicati nel 2002) e alla revisione del prontuario (meccanismo del cut-off).

L’aumento del valore medio lordo ricetta nel mese di febbraio 2003 è legato all’incremento del numero medio di confezioni prescritte per ricetta (+3,26%, vedi sopra) che ha controbilanciato la riduzione media del –1,76% del prezzo dei medicinali prescritti rispetto a febbraio 2002.

In parallelo all’incremento del valore medio lordo ricetta aumenta l’incidenza sulla spesa lorda al netto dell’IVA dello sconto imposto alle farmacie a favore del SSN, che è passata dal 5,37% del periodo gennaio-febbraio 2002 al 5,41% di gennaio-febbraio 2003.

I cittadini, nel periodo gennaio-febbraio 2003, hanno pagato complessivamente oltre 118 milioni € di quote a proprio carico, sia per coprire il differenziale di prezzo della specialità prescritta rispetto al valore di rimborso, sia sotto forma di ticket nelle Regioni che hanno applicato tale forma di partecipazione alla spesa. Per una panoramica sui ticket applicati dalle singole Regioni vedi il sito www.federfarma.it alla voce "ticket regionali".

Nel mese di febbraio 2003, l’incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini (relative sia al ticket che alla differenza rispetto al prezzo di rimborso) è oscillata tra lo 0,6% delle Regioni che non hanno applicato ticket e il 10,5-10,6% delle Regioni con ticket più incisivo.

A livello nazionale tale incidenza è stata pari al 5,6%. Si ricorda che, nel 2000, quando il ticket era applicato a livello nazionale, l’incidenza sulla spesa lorda era pari all’8,7%.

Grafico n. 2

 

L’ANDAMENTO DELLA SPESA A LIVELLO REGIONALE

L’analisi dell’andamento della spesa a livello regionale fa emergere alcune specificità, legate alle misure di contenimento applicate a livello regionale. Il grafico n. 3, che segue, evidenzia, Regione per Regione, la differenza della spesa netta fatta registrare nel mese di febbraio 2003 rispetto a febbraio 2002.

 

Grafico n. 3

 

La maggior parte delle Regioni che applicano il ticket in misura fissa per confezione o per ricetta si colloca al di sotto del differenziale medio nazionale. Fanno eccezione la Calabria, il Molise, la provincia di Bolzano (che pure fanno segnare un calo di spesa) nonché la Sardegna e il Lazio, nelle quali, pur in presenza di un ticket, la spesa è aumentata. L’aumento di spesa fatto registrare dalla Sardegna è legato al recupero delle prescrizioni, rilevato in misura ancor più netta a gennaio 2003, a seguito del venir meno della limitazione della prescrivibilità a una sola confezione per ricetta, in vigore in tale Regione dal 21 novembre 2002 al 31 dicembre 2002. Il picco di spesa del Lazio, invece, come già detto, è dovuto al fatto che il confronto è effettuato con febbraio 2002, mese nel quale era stata applicata la limitazione della prescrivibilità a una sola confezione per ricetta con ticket di un euro, che ha prodotto un calo della spesa del –16,4% rispetto a febbraio 2001.

Al di sotto del dato medio nazionale, pur non applicando alcun ticket, si collocano anche Toscana, Umbria, Provincia di Trento. Le prime due Regioni fanno ricorso in misura rilevante alla distribuzione di medicinali direttamente da parte le strutture pubbliche. La Provincia di Trento, invece, ricorre alla distribuzione tramite le farmacie convenzionate dei farmaci inseriti nell’elenco sostitutivo dell’ex nota 37, sulla base di un accordo tra assessorato alla sanità e Federfarma locale. Un accordo analogo è in vigore anche in Valle d’Aosta, Regione che presenta, infatti, un dato pressoché in linea con quello medio nazionale. A tale proposito, va sottolineato che tali modalità di distribuzione trasferiscono una quota della spesa su altre voci di costo, con una riduzione del livello di trasparenza rispetto a quello garantito per l’assistenza farmaceutica convenzionata. Inoltre, la distribuzione diretta determina una differenziazione nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza sul territorio, in quanto, nelle Regioni che la applicano, l’accesso a determinati farmaci è possibile solo attraverso le ASL.

Il ricorso a diverse misure di contenimento della spesa (ticket e/o distribuzione diretta) determina effetti differenziati sul prezzo medio dei medicinali prescritti nelle varie Regioni, come risulta dalla tabella n. 1, che mette a confronto i prezzi medi in euro di febbraio 2002 e febbraio 2003.

Tabella n. 1: prezzo medio dei medicinali prescritti

Regione

feb-02

feb-03

differenza

Trento

14,77

13,16

-10,90%

Valle D'Aosta

15,03

13,50

-10,18%

Campania

14,5

13,17

-9,17%

Toscana

13,55

12,61

-6,94%

Marche

14,33

13,57

-5,30%

Lazio

16,06

15,32

-4,61%

Friuli

14,35

13,70

-4,53%

Veneto

14,37

13,75

-4,31%

Emilia Romagna

13,74

13,28

-3,35%

Abruzzo

15,28

14,77

-3,34%

Umbria

13,06

12,64

-3,22%

Basilicata

15,25

14,89

-2,36%

Molise

15,56

15,25

-1,99%

Italia

14,79

14,53

-1,76%

Sardegna

15,63

15,42

-1,34%

Bolzano

15,91

15,85

-0,38%

Calabria

14,88

14,86

-0,13%

Piemonte

14,77

14,80

0,20%

Lombardia

15,22

15,46

1,58%

Puglia

15,03

15,35

2,13%

Sicilia

14,84

15,46

4,18%

Liguria

15,38

16,18

5,20%

 

 

Le Regioni che ricorrono alla distribuzione diretta (anche tramite le farmacie convenzionate, come Trento e Valle d’Aosta) hanno fatto segnare un calo netto dei prezzi medi dei medicinali prescritti, in quanto tale distribuzione riguarda prevalentemente farmaci ad alto costo. Le Regioni che applicano il ticket hanno fatto registrare un calo più contenuto del prezzo medio, se non addirittura un aumento, anche in conseguenza del fatto che l’applicazione del ticket induce a non ricorrere alla ricetta del SSN per i medicinali di prezzo più basso (4-5 euro).

 

IL POSSIBILE ANDAMENTO NEI PROSSIMI MESI

Il calo della spesa rispetto al 2002 dovrebbe proseguire nei prossimi mesi, in quanto continueranno a produrre i propri effetti di contenimento le misure applicate a livello nazionale e regionale. Inoltre, va considerato che le indagini della Guardia di finanza sul fenomeno del comparaggio, che hanno avuto ampia eco sulla stampa, e i controlli attivati a tal riguardo dalle ASL potranno indurre i medici a una maggiore cautela nelle prescrizioni.

Esistono, tuttavia, alcuni fattori suscettibili di determinare un’attenuazione del trend calante, quali gli interventi di alcune Regioni finalizzati a ridurre l’impatto delle misure di contenimento della spesa, ad esempio, attraverso un ampliamento delle esenzioni dal ticket, ovvero a estendere la gamma dei farmaci concedibili. Analogo effetto avrebbe anche un’eventuale attuazione più "morbida" della norma che sottopone i nuovi inserimenti in prontuario al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, della Ragioneria generale dello Stato e della Corte dei Conti (comma 9-ter dell’articolo 3 del decreto-legge n. 63/2002, come convertito con la legge n. 112/2002), norma che appare, peraltro, eccessivamente rigida e che ha, finora, bloccato l’ammissione alla prescrivibilità di nuovi farmaci, suscitando forti critiche soprattutto da parte dell’industria farmaceutica.

Va anche considerato che, a partire da marzo, il confronto verrà effettuato con dati relativi a mesi nei quali varie Regioni hanno iniziato ad applicare il ticket e a ottenere riduzioni della spesa netta. In questi casi, il differenziale 2003/2002 è destinato a ridursi.

In ogni caso, il calo della spesa farmaceutica a carico del SSN permetterà a un maggior numero di Regioni di far rientrare la spesa nella quota attribuita a ciascuna Regione, a titolo indicativo, per la farmaceutica, nell’ambito del riparto del Fondo sanitario 2003, recentemente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni e dal CIPE. A tale proposito, la tabella n. 2, che segue, riporta gli importi indicativi destinati alla spesa farmaceutica dal suddetto riparto.

 

Tabella n. 2. FSN 2003: importi indicativi destinati alla farmaceutica

Regione

finanziamento 03

ABRUZZO

222.666.000

BASILICATA

100.539.000

BOLZANO

74.681.000

CALABRIA

331.926.000

CAMPANIA

893.460.000

EMILIA ROMAGNA

733.508.000

FRIULI VENEZIA GIULIA

215.949.000

LAZIO

897.721.000

LIGURIA

310.066.000

LOMBARDIA

1.559.558.000

MARCHE

263.607.000

MOLISE

57.271.000

PIEMONTE

769.379.000

PUGLIA

653.475.000

SARDEGNA

267.765.000

SICILIA

822.149.000

TOSCANA

649.133.000

TRENTO

81.148.000

UMBRIA

153.674.000

VALLE D'AOSTA

20.915.000

VENETO

774.941.000

ITALIA

9.853.531.000

Dati tratti dal sito http://www.federfarma.it

 

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    Ticket Regionali

L'intensità del colore è proporzionale all'incidenza del ticket sulla spesa farmaceutica (le regioni in bianco non applicano forme di ticket)

 

Prov.Aut.Bolzano Friuli Venezia Giulia Piemonte Valle d'Aosta Campania Sardegna Sicilia Calabria Basilicata Puglia Liguria Toscana Toscana Lazio Umbria Marche Molise Abruzzo Emilia Romagna Lombardia Veneto

Data ultimo aggiornamento: 31/03/03
Piemonte: Dal 01/04/03 esenzione dal ticket per i farmaci analgesici oppiacei
Veneto:     Dal 01/04/03 nuovi ticket



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    E' arrivato il decreto: dubbi e perplessita'

Finalmente varato dal governo – in data 14 settembre - il Decreto Legge contenente le misure atte a ridurre la spesa sanitaria. La maggior parte dei quotidiani usciti il 15 settembre (Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, La Stampa, Italia Oggi, L’Unità) illustra i punti salienti della nuova normativa.

Tra i contenuti più "preoccupanti", come ha sottolineato il presidente Federfarma Giorgio Siri in un’intervista pubblicata su Il Sole 24 Ore del 15 settembre, la possibilità da parte di Ospedali e ASL di distribuire i farmaci direttamente e i tagli previsti per le farmacie rurali. Qualche disagio per i cittadini, ha inoltre commentato Siri, potrebbe essere causato dalla diminuzione del numero di confezioni prescrivibili in un'unica ricetta (si veda anche Il Salvagente del 27 settembre). La reintroduzione del tetto di spesa, infine, sarebbe contro tendenza in un paese la cui popolazione invecchia costantemente (Il Sole 24 Ore Sanità, 18-24/09/01).

Le norme del decreto, assicura il ministro della Salute Girolamo Sirchia in un’intervista su Il Messaggero del 16 settembre, sono indispensabili per controllare la spesa farmaceutica e non penalizzeranno i cittadini; se necessario, inoltre, tali norme potranno essere modificate (La Stampa, 15/09/01).

Il Tribunale del Malato esprime perplessità riguardo l’introduzione sperimentale del prezzo di rimborso dei farmaci per categorie omogenee (Il Giornale, 17/09/01), mentre Farmindustria giudica il provvedimento dannoso per i produttori di farmaci e auspica un confronto con i rappresentanti del governo per trovare soluzioni alternative (Il Sole 24 Ore, 15/09/01).

Critiche anche dall’ex ministro della sanità Rosi Bindi, che teme uno stravolgimento del carattere universalistico del Ssn (L’Unità, 15/09/01).

Il Sole 24 Ore Sanità (18-24/09/01) e Il Sole 24 Ore del 18 settembre spiegano come i tagli previsti dal decreto contribuiranno a risanare il deficit pubblico, con l’obiettivo di rispettare i parametri stabiliti dal trattato di Maastricht. Un risparmio immediato, fruibile già nell’anno in corso, deriverà proprio dalle misure che riguardano i farmaci: riduzione delle pluriprescrizioni, rimborso Ssn pari al prezzo più basso del generico e riduzione delle agevolazioni per le farmacie rurali.

L’Agenzia per i servizi sanitari regionali pubblica i dati della spesa sanitaria relativi al primo semestre del 2001: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registra un aumento del 36,5%; a livello regionale il primato per il numero di prescrizioni a carico del Ssn spetta alle regioni del Sud e in particolare a Campania, Basilicata e Calabria (Il Sole 24 Ore Sanità, 18-24/09/01).



 

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    La Farmacia americana

 

Volentieri pubblichiamo

La Farmacia americana

Come funziona la farmacia americana

di Massimo Betti

Farmacista

Un viaggio in America è stata l’occasione per rivalutare la farmacia italiana.

Caro dottore, me dispiace per lei, ma io uso l'aspirina americana. È efficacissima". Vi è mai capitato de sentire un discorso del genere al banco? Penso proprio di sì. E a quel punto ti monta la rabbia sorda perché sono inutili tutti i tentativi di spiegare che è la stessa cosa... al limite il dosaggio..." Lo sguardo del cliente è inequivocabile: la tua non è così efficace, è una banale aspirina italiana. Ecco perché un viaggio a New York per partecipare alla Maratona più famosa del mondo è anche l'occasione giusta per un'occhiata

perazione di... spionaggio. Per evitare di beccare l'eccezione the conferma la regola visito ben quattro farmacie delta Grande Mela, di cui tre della catena Duane Reade.

Perbacco, che squallore; dopo aver visto i megashop di Broadway a della 5a sembra di entrare in un nostro market di periferia. File di scaffali dozzinali in alluminio smaltato si susseguono con l'unica logica di occupare tutto lo spazio disponibile. I ripiani, posti su sostegni bucherellati per adattarsi alla varietà del volume con i prezzi e le offerte applicate nelle apposite scanalature anteriori, hanno ben poco a che vedere con le raffinate realizzazioni delle ditte specializzate che si contendono le pagine patinate delle nostre riviste di settore.

Dopo un timido tentativo di tenere a mente la varietà incredibile della merce esposta, preferisco prendere qualche appunto. Oddio, e se mi chiedono cosa sto facendo? Mi sento eroico come un carbonaro risorgimentale.

Mancano 50 giorni a Natale e infatti un settore riguarda le luci natalizie: fili argentati a palline multicolori. Seguono a ruota gli elettrodomestici, rasoi elettrici, ferri da stiro, stappabottiglie, anche un monopattino (va tanto di moda anche qui).

Settore vestiario, con guanti, calzini, cappelli. Settore bambini con automobiline radiocomandate, bambolotti a occhi sbarrati, probabilmente ammaliati da uno stuolo di Barbie bianche a nere con mille vestiti, mille parrucche a in tutte le posizioni.

Settore alimentare: stuzzichini, noccioline, pistacchi, pop‑corn, bibite in bottiglia a lattine in frigo con sportello trasparente come in autogrill. In prima fila un oceano di Gatorade: non dimentichiamo che c'è la Maratona.

Ah, dimenticavo, ci sono anche le macchine fotografiche e i rotolini, ma di quelli eravamo stati informati abbondantemente dai soliti turisti che ce li chiedono in Italia.

Sento rimbombare, come in un sogno, i recenti appelli della Federfarma a evitare in farmacia prodotti poco inerenti alla salute.

Meno male: in fondo c'è il banco delle prescrizioni, ma sono i farmaci esposti nei soliti scaffali the attirano la mia attenzione. Insieme ai classici OTC si alternano filate di specialità medicinali, Maalox, Cimetidine, Famotidine, Ranitidine; non ci sono dubbi, settore digestione. Come non ci sono dubbi che non esiste filtro sanitario; chi preleva va direttamente alla cassa di uscita.

Mi faccio coraggio con il mio stentato inglese "Scusi signora, inchiesta‑mercato, per cosa usa quel medicinale (cimetidina ndr.)?" : Non avevo dubbi, per l'acidità, prescritto con sicura competenza da una sua carissima amica.

Mi guarda tra il perplesso a il curioso mentre ringrazio a mi allontano, il mio eroismo carbonaro è andato anche troppo avanti, glielo spiegherà qualcun altro che prendendola saltuariamente come fosse bicarbonato rischia di raddoppiare l’infiammazione in atto.

Ma ecco l'oggetto del desiderio, in una sequenza interminabile di scatoline colorate, accattivanti come il popcorn a le noccioline di cinque metri prima, vedo troneggiare la Genuine Bayer Aspirin, 50 tablets.

Ah, che soddisfazione: ingredients, 325 mg Aspirin per tablet, hydroxypropyl Methylcellulose, starch (amido), triacetin. Addirittura è a un dosaggio inferiore alla nostra.

La soddisfazione è solo morale perché tanto il cliente infido non cambierebbe idea neanche di fronte all'evidenza, ma bisogna contentarsi.

Qualche avvertenza c'è, peccato che sia in carattere microscopico e solo sulla confezione esterna. C'è anche scritto: "rivolgiti al tuo medico”... ma solo per chiedergli aggiornamenti sulle eventuali nuove scoperte nell'uso dell'Aspirina.

Andiamo avanti nell'esplorazione del mondo farmacistico americano; possiamo sorridere di fronte ai profilattici di marca Troyans?

Mi avvio alla cassa, anzi alle casse, dieci in fila: sembra di essere al supermercato. Che sciocco, ma io SONO in un supermercato.

E qui vedo la cosa più inaspettata: ordinate in fila dietro alla cassiera, come nel più classico Sali e Tabacchi, sono in vendita tutte le marche di sigarette. Chissà cosa direbbe il nostro attuale Ministro della Sanità, nemico giurato del fumo, che pochi mesi fa ha tentato di portare i farmaci al supermercato.

Esco e cerco di fare mente locale a ciò che ho visto. Le farmacie sono perfettamente sovrapponibili l’una all'altra, con quelle scaffalature spersonalizzate in anonimi ambienti bianchi. Rimane solo il ricordo delle migliaia di scatoline multiformi, in una festa di colori e immagini accattivanti.

Percepisco però un messaggio subliminale che mi rimbalza nel cervello. II suo significato è chiaro: i farmaci non fanno assolutamente male, sono un bene di consumo come altri a vanno assunti con regolarità anche se non necessari perché migliorano il livello qualitativo della vita.

Complimenti, l'obiettivo di marketing è raggiunto perfettamente. Voi che farmacia preferite?

  Da “Nuovo Collegamento” organo ufficiale di UTIFAR 2000

 

A cura di:  Farmacia Carnazzo online

 

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