Abbronzarsi correttamente
Con
l'avvicinarsi dell'estate si riprende a parlare di ABBRONZATURA:
da qualche tempo sembra essere di moda fare del terrorismo sull'esposizione ai
raggi solari, la realtà é che dati statistici derivati da più fonti
dimostrano che il cancro delta pelle é al quarto posto nelle cause di mortalità
dei giovani e nonostante ciò, il popolo dei bronzei (sole e lampade) sembra
aumentare anno per anno incurante del buco dell'ozono e delle informazioni
allarmanti sui danni legati alle radiazioni solari.
Nel frattempo le industrie farmaceutiche e cosmetiche lanciano sul mercato
proposte e linee che promettono abbronzature rapide, omogenee a prive di
problemi. Per capire effettivamente come é opportuno orientarsi al meglio é
utile chiederci come e perché ci abbronziamo.
I raggi che compongono lo spettro solare sono di varia intensità e lunghezza
d'onda, quelli ultravioletti sono i responsabili dell'abbronzatura e vengono
definiti raggi UVB
(bassa lunghezza d'onda ed alta energia, dai 290 ai 315 nanometri): questi raggi
anche se presenti in piccolissima parte nei raggi incidenti, sono quelli che
producono tutti gli effetti cutanei. L'epidermide sollecitata dall'energia
scaricata dai raggi UVB pone in atto, in tempi diversi, tre meccanismi di
difesa: nelle prime 12-24 ore vengono attivati mediatori (forse prostaglandine)
che, diffondendosi verso 1'interno del derma ne raggiungono i vasi sanguigni e
provocano una vasodilatazione con aumento della temperatura superficiale,
arrossamento ed edema più comunemente chiamato eritema;
nelle ore successive all'esposizione (25-72 ore) i raggi UVB determinano nei
melanociti una reazione enzimatica per effetto della tirosinasi deputata alla
formazione di melanina e, tramite i melanosomi, i glomeruli di melanina vengono
trasferiti nei distretti epiteliali più superficiali colorando la pelle e
facendo barriera contro 1'insulto dei raggi solari; contemporaneamente a questi
meccanismi di difesa i cheratinociti, sempre sollecitati dagli UVB, raddoppiano,
sempre nelle 72 ore, lo strato corneo dell'epidermide creando, assieme ai
granuli di melanina, una ulteriore barriera difensiva e di protezione alle
cellule. Oltre ai raggi ultravioletti troviamo anche i raggi
UVA (315-400 nanometri, 1000 volte meno
energici dei primi) che inducono un'accelerazione, in presenza di strutture
premelaniniche, del processo della melanogenesi completandone il processo
di polimerizzazione: per questo motivo i
raggi UVA sono detti a torto raggi abbronzanti per distinguerli dagli UVB detti
eritematosi; in realtà gli UVA sono da considerarsi come coadiuvanti delta
pigmentazione, mentre gli UVB come abbronzanti primari. In ultima analisi i
raggi UVA sono più pericolosi degli UVB in quanto non danno alcun segnale delta
loro pericolosità e, quando ci si accorge del danno (allergie
o invecchiamento precoce delta pelle), é
già troppo tardi.
Come
al solito, nell'ottica del naturale, cercheremo di dare qualche consiglio per
permettere al lettore un'esposizione ai raggi solari più sicura possibile ed
un'abbronzatura omogenea che lasci 1'epidermide compatta, sana ed idratata.
Come parecchi medici a dermatologi, anche noi consigliamo di prepararsi alla
tintarella partendo con un certo anticipo, almeno un mese, aiutando 1'organismo
non solo con 1'assunzione di integratori
alimentari antiossidanti a base di oligoelementi come lo zinco ed il selenio e
vitamine o proto-vitamine come il betacarotene e le vitamine A, C, ed E, ma
anche privilegiando un'alimentazione ricca di pesce (salmone, tonno, sardine,
aringa, trota di mare, ippoglosso e sgombro ricchi di acidi grassi in Omega3)
almeno due-tre volte la settimana.
Si raccomanda particolarmente la cottura che
deve essere a vapore, mediante marinatura con il limone e/o 1'aceto oppure con
1'immersione del pesce in acqua bollente ma a fuoco spento: se troppo aggressiva
la cottura può rendere tossici gli acidi grassi del pesce denaturando il famoso
Omega3.
Giornalmente sulla tavola, inoltre, non possono mancare i frutti di mare, i molluschi e le carni rosse particolarmente ricche di zinco, accompagnate da verdure (carote, pomodori, zucca, broccoli, cavoli e spinaci ricchi di carotenoidi); inoltre é utile mangiare tutti i giorni, sempre per il loro contenuto in carotenoidi, almeno tre-quattro frutti di stagione (pesca, albicocca, susina, melone e cocomero, oltre a mango e papaia se si ha voglia di esotico). Per cuocere (sempre a fuoco moderato) usare olio extra vergine d'oliva od olio d'arachide: oltre a questi oli per condire si possono usare, sempre crudi (la cottura denatura gli acidi grassi), gli oli di colza, noci, soia.
I formaggi possono essere mangiati con parsimonia mentre bisogna evitare gli zuccheri semplici. Altro consiglio da dare prima dell'esposizione al sole é quello di definire la foto-tipo appartenenza in quanto solo conoscendo le caratteristiche della propria pelle é possibile scegliere, consigliati dal medico, dal dermatologo o dal FARMACISTA, con una certa sicurezza, il prodotto che meglio si addice alla propria tipologia cutanea. Indicativamente i foto-tipi con pelle molto chiara dovranno utilizzare, per tutto il tempo dell'esposizione, prodotti ad altissima protezione (ad esempio 15) mentre i foto-tipi di carnagione scura possono usare fattori di protezione meno alti e solo per i primi giorni di esposizione. L'uso dei filtri solari non evita l'arrossamento ma ci consente una esposizione maggiore (ad esempio se ci possiamo esporre al sole per sette minuti prima della comparsa dell'arrossamento un filtro con protezione tre ci permetterà di stare al sole per 21 minuti prima che compaia l'arrossamento). Altro invito da fare é quello di verificare i farmaci che si stanno assumendo, sia a livello topico che sistemico, contemporaneamente alla esposizione al sole in quanto spesso questi influenzano e possono provocare anche disturbi e danni seri (nella tabella più avanti evidenzieremo i farmaci da tenere sotto stretto controllo).
Le
reazioni provocate da farmaci possono essere di due tipi: foto-sensibilizzazione
cutanea con eritemi, macchie, esantemi e pruriti, provocati dal contatto ed
influenzati anche dalla quantità del farmaco, di solito scompaiono con
l'eliminazione del farmaco stesso e nel giro di poco tempo; altra possibilità
più grave é la reazione allergica con possibilità di shock anafilattico: in
effetti 1'organismo (il sistema immunitario) riconosce la sostanza come non
propria e reagisce in modo anche molto violento. In questi casi oltre a
sospendere i bagni di sole occorrerà rivolgersi prontamente al medico, al
farmacista o alle strutture sanitarie, per evitare ulteriori danni più gravi.
Forse
però il consiglio più utile da dare, prima ancora
di parlare di protezione a prodotti da usare, é di come prendere il sole:
Esporsi al sole in modo graduale, non più di qualche minuto, almeno per i primi gironi
Proteggere occhi, viso e collo indossando un cappello con visiera
Evitare di prendere il sole fra le dieci del mattino e le sedici del pomeriggio: i raggi incidenti UV in queste ore sono particolarmente forti
Se costretti a prolungate esposizioni proteggere il corpo con indumenti
Portare occhiali schermati per proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti
Proteggere la cute con prodotti schermanti nei primi giorni, se di pelle scura o normale, sempre, invece, se si ha la pelle delicata.
Fare attenzione ai riverberi dell'acqua, della neve e della sabbia, i raggi riflessi U.V. mantengono la loro energia
Usare le stesse precauzioni anche a cielo coperto: le nuvole non arrestano né schermano i raggi UV e 1'eritema é sempre possibile
Evitare il sole in gravidanza, potrebbe provocare macchie alla pelle (Cloasma gravidico)
Non esporre al sole, senza protezione, i bambini al di sotto del terzo anno di età
Dopo i consigli appena elencati, per una corretta preparazione ed esposizione al sole,
vediamo come comportarci se non li abbiamo seguiti,
o seguiti male e comunque siamo scottati
Se ci si é scottati, é comparso l'eritema accompagnato da vescicole piene di liquido:
Evitare assolutamente, in questo caso, 1'esposizione al sole, preparare ed applicare immediatamente compresse con semplice acqua fredda. Successivamente, se la scottatura é estesa e di una certa gravità, dietro consiglio medico e/o del FARMACISTA, applicare creme emollienti ed idratanti preferibilmente a composizione naturale.
Non rompere assolutamente le vescicole prodotte: se si dovessero rompere spontaneamente tenere pulita la parte con lavaggi di acqua a sapone (preferibilmente neutro) a proteggere 1'epidermide sempre con prodotti a base naturale (es. fitostimoline o garze grasse).
Integrare la perdita di liquidi bevendo molto.
Se proprio necessario é possibile fare uso di qualche semplice antidolorifico.
Chiamare il medico o rivolgersi alle strutture sanitarie nel caso di febbre oltre i 39° C e nel caso in cui il dolore dovesse persistere oltre i due giorni.
Attenzione ....
Le radiazioni solari sono costituite da onde elettromagnetiche
La capacità delle varie radiazioni di penetrazione nella cute é direttamente proporzionale alla loro lunghezza d'onda
Penetrano più in profondità gli infrarossi, seguiti dai raggi visibili, dagli UV-A a dagli UV-B
L'intensità di irradiazione dipende dalla latitudine, dal clima, dall'ora del giorno
Le radiazioni inducono nella cute alterazioni cellulari a tissutali
L'abbronzatura é il sistema principale con cui l'organismo esercita la fotoprotezione (melanogenesi)
La melanogenesi non é uguale per tutti
Ognuno ha un proprio foto-tipo, espresso dalla intensità dell'eritema solare a dalla capacità dì pigmentazione
Più intensa é la capacità abbronzante, maggiore é la difesa naturale nei confronti dell'esposizione solare
Le difese naturali (strato corneo e pigmentazione) non sono sufficienti a proteggerci dalla eccessiva esposizione al sole
L'eccessiva esposizione al sole, protratta per anni, induce precoce a intenso invecchiamento cutaneo e può condurre alla comparsa di lesioni pretumorali e tumorali della pelle
Usare sempre filtri solari
RIASSUMENDO:
Come abbiamo precedentemente detto i raggi UVA penetrano nel derma profondo e stimolano la perossidazione della melanina (abbronzatura) ma producono radicali liberi che danneggiano le fibre di collagene e le membrane cellulari della cute. Verificato ciò va da sé che un buon prodotto abbronzante deve avere certe peculiarità selettive: quella di fermare i raggi UVB e lasciar passare i raggi UVA impedendo la liberazione dei radicali liberi, riducendo e/o contrastando, in questo modo, i possibili danni. Per far ciò é necessario che i prodotti solari contengano componenti quali l'istidina, stimolatore dell'acido urocanico selettivo per gli UVB presente naturalmente nel sudore, la S.O.D., enzima che trasforma i radicali liberi in acqua ossigenata e successivamente in acqua, ed anche la tirosina che, quale precursore della melanina ed attivatore della tirosinasi, ottimizza e migliora l'abbronzatura. Specialmente dopo l'esposizione al sole, la sera trattare la pelle con una buona crema idratante e lenitiva.
Le
sostanze che dovrebbero essere
presenti in un buon prodotto solare sono:
Istidina, entra nella sintesi dell'acido urocanico, riduce la formazione dei radicali liberi formando composti chelanti con i metalli.
Cisteina,amminoacido componente della cheratina dalle capacità disintossicanti.
Zinco e rame, metalli che entrano nelle reazioni enzimatiche per la formazione della melanina, attivatori melaninici.
Vitamina A, stabilizzante delle membrane cellulari.
Vitamina C, antiossidante che riattiva la vitamina E.
Vitamina E, stabilizza le membrane cellulari, evita e/o riduce la formazione di radicali liberi.
S.O.D., trasforma i radicali liberi in acqua ossigenata a successivamente, attraverso la catalasi, in acqua.
Melatonina, attiva il metabolismo del selenio quindi svolge funzioni anti-ossidanti.
Filtro selettivo raggi UVB.
Acido jaluronico, N M F, urea, ed inoltre mono-acidi liberi come la glucosamina, importanti molecole filmogene atte a conservare l'idratazione cutanea rallentando la traspirazione.
Acido glicolico nella concentrazione dell' 1 % stimola indirettamente la produzione di cheratinociti.
Fosfolipide fosfatidiletanolamina, altro componente importante, che ripristina le membrane cellulari eventualmente alterate dai raggi UV.
Gli agenti fotosensibilizzanti
possono macchiare la pelle...
AGENTI FOTOSENSIBILIZZANTI |
DOVE SI TROVANO |
FENOTIAZINE e sostanze correlate |
psicofarmaci tranquillanti antistaminici
topici |
SULFAMIDICI e sostanze correlate |
chemioterapici diuretici |
Ac. NALIDIXICO |
antisettici urinari |
TETRACICLINE |
antibiotici |
AMIODARONE |
antiaritmici |
FUROCUMARINE |
PUVA cosmetici piante (es: Bergamotto) |
CATRAME |
industria Terapia della psoriasi Terapia dell'eczema |
COLORANTI |
chemioterapici cosmetici |
PORFIRINE |
sostanze metaboliche |
ESTROGENI |
anticoncezionali |
CICLAMATI |
dolcificanti artificiali |
ALOGENO-SALICILANILIDI |
antisettici topici antibiotici deodoranti |
TRIACETIL-DIFENOL-ANILIDI |
lassativi |
Esteri |
filtri solari |
Per concludere, in estrema sintesi...
Cos'è
il fattore di protezione?
È un filtro the scherma la tua pelle dai raggi UVA e UVB, riducendo i rischi
dell'esposizione solare (arrossamenti, eritemi, invecchiamento cutaneo,
melanomi).
In genere è indicato sulla confezione con un numero che rappresenta un
moltiplicatore.
Ad esempio: se in condizioni normali alle nostre latitudini, senza protezione,
la tua pelle si arrossa dopo solo 10 minuti di esposizione, l'applicazione di
una crema solare a fattore di protezione 8 ti permette di "allungare"
di ben 8 volte (1 ora e 20 min.) e senza rischi il tempo teorico di esposizione.
Alle prime esposizioni è preferibile utilizzare un alto fattore di protezione e
"scendere" gradualmente a prodotti a fattore più basso man mano che
la pelle si abbronza e sviluppa le sue difese naturali.
Per ottenere a mantenere a lungo un bel colorito intenso e omogeneo è fondamentale avere sempre la giusta protezione, anche quando la pelle è già abbronzata, ed utilizzare con regolarità un buon prodotto doposole.
Fototipi da spiaggia
Le reazioni della pelle alla luce del sole sono diverse a seconda del colore dei capelli e del tipo di pigmentazione cutanea. Per semplificare ecco 4 fototipi base (dal greco "photos", luce).
ROSSI - Capelli rossi - pelle chiarissima (sensibile, si arrossa, ha difficoltà ad abbronzarsi). Ad alto rischio di eritemi, scottature e ustioni.
BIONDI - Capelli biondi - pelle chiara (si arrossa poi si abbronza - colorito dorato).
CASTANI - Capelli castani - pelle normale (si abbronza con facilità).
BRUNI
- Capelli scuri - pelle olivastra (si abbronza intensamente già alle prime
esposizioni - non si arrossa).
A cura di: Farmacia Carnazzo online
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